Passo #5 – Salvare il pianeta
Non possiamo diventare quello che vogliamo rimanendo quello che siamo [Max Depree]
Nelle puntate precedenti abbiamo spiegato che è sempre possibile cambiare il mondo. Lo abbiamo detto in modo storico, didascalico, allegorico, fisico e matematico. Secondo la teoria del caos ogni azione ha impatto sulla realtà: se il battito d'ali d'una farfalla può provocare un tornado dall'altra parte del mondo, pensate a cosa può fare uno starnuto. Lo diceva già Alan Turing, più di mezzo secolo fa1:
Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza
Lasciamo da parte la teoria e passiamo alla pratica. Trovo inutile teorizzare su come potremmo salvarci dall'estinzione, preferisco parlare di ciò faccio in prima persona. Perché predicare è bello, ma razzolare è meglio.
Premessa
L'aspetto più irritante della natura umana è la tendenza a razionalizzare le proprie scusanti emotive. Invece che metterci in gioco e cambiare il mondo, ci difendiamo con delle scuse:
- Il cambiamento dovrebbe partire dall'alto, con leggi nuove e migliori
- E' noto che il 99% dell'inquinamento è prodotto dal 1% della popolazione
- Non spetta a me inquinare di meno: i responsabili sono gli impianti industriali
- Perché dovrei sacrificarmi solo io? Se gli altri non fanno altrettanto, a che serve?
Queste affermazioni potrebbero sembrare valide, ma sono tutte scuse. Se davvero credete che il vostro operato non possa cambiare il mondo, allora fatemi due favori: smettetela di leggere, e di andare a votare. Tanto non cambia nulla, giusto?
LED passivi
Ogni anno nel mondo circa 300 TWh di energia vengono usati per tenere in stand-by televisori, assistenti vocali, impianti audio e simili, per un consumo pari a circa il 5% della bolletta. Risolvere il problema è facile: basta sostituire le prese multiple con quelle munite di interruttore, e spegnerle quando i dispositivi non sono in uso. Unico svantaggio: prima di sdraiarvi sul divano dovrete ricordarvi di “attivare la ciabatta” della TV. La scelta è vostra: preferite dover scendere dal letto la mattina, per accendere le casse Bluetooth, o gettare benzina sul fuoco?
Riciclare
Quasi nulla, per quanto vecchio o fuori moda, è inutile. La carta si può usare quattro volte: per la bella se vergine, per la brutta se scritta su un lato, per le note sui ritagli bianchi e come “carta da giornale” per i lavori di bricolage. Gli oggetti che non servono più si possono donare ai bauli del riuso, charity shops, zingari o simili.
Riciclare insegna la pazienza. Esempio concreto: per anni ho sostituito periodicamente i cartoni appesi fuori dalla porta, per proteggerla dal gatto2. Avrei potuto acquistare del compensato, ma ciò avrebbe significato aumentare i consumi, così ho preferito aspettare. Dopo pochi mesi ho trovato un pezzo di legno abbandonato per strada, due ore di lavoro et voilà: porta difesa a costo zero, discarica comunale più leggera e attività ginnica gratuita.
Faccio altrettanto con mobili, computer, elettrodomestici. Quando mi serve qualcosa, se non è urgente, entro in modalità avvoltoio: volo e aspetto. Settimane, mesi, anni. Prima o poi qualcuno lo regala (o lo butta) e io lo raccolgo come un grifone infoiato. Riciclare l'usato mi gratifica più che estrarre la carta di credito3. La vera ricchezza sta nel fare a meno dei beni materiali, non nell'acquistarli perché in offerta, sconto o saldo. Come insegna Tolkien, se non siete in grado di rinunciare ad un oggetto, allora è lui a possedere voi, non viceversa.
Climatizzatore
A meno che non soffriate di una pericolosa condizione patologica potete fare a meno dell'aria condizionata. Un climatizzatore distrugge il pianeta tre volte: quando viene prodotto, quando viene acceso, quando va smaltito. Nella nostra società impera un'abissale ignoranza scientifica, perché solo in pochi comprendono la termodinamica. C'è chi crede che lasciare aperta la porta del frigo raffreddi la cucina, mentre è esattamente il contrario4. Il climatizzatore è una pompa di calore: per ogni joule di calore che elimina ne rilascia il doppio nell'ambiente, da cui un bel circolo vizioso: più fa caldo più accendiamo il clima, più accendiamo il clima più fa caldo.
Riscaldamento
In casa 18 °C d'inverno e quel che viene d'estate. Si potrebbe dire che 18 °C sono pochetti, ma basta indossare due maglioni e una vestaglia. Per fortuna c'è chi tiene 17 °C gradi in estate e 22 °C d'inverno, così, mentre mi spoglio tremando per fare la doccia, mi consolo sapendo che d’inverno ho più caldo di chi tiene temperature artiche in estate. Per qualche strano motivo molte persone trovano che 18°C siamo pochi in inverno, ma troppi in estate. Mistero della fede.
Shopping
Se convertiamo il nostro stile di vita in energia, calcolando quanto costa scaldare casa, fare il caffè, guidare l'auto, andare in pizzeria e caricare il cellulare, viene fuori una quantità di energia impressionante. Per produrre questa energia servirebbero 600 persone che pedalano 8 ore al giorno, ovvero: ciascuno di noi consuma energia come se avesse 600 schiavi che pedalano in cantina. Ricordando che solo due secoli fa era consuetudine acquistare al massimo tre paia di pantaloni in tutta la vita, ne segue che ciascuno di noi vive come un nobile dell'ottocento, o meglio.
Non sto dicendo di fare la fame o andare in giro in mutande. Sto dicendo che se avete un maglione bucato, macchiato o fuori moda, potete indossarlo lo stesso. Si può vivere di abiti usati e rammendare il resto. Io lo faccio da mezzo secolo e conosco le obiezioni:
- Dipendesse da me lo farei, ma per motivi di lavoro non posso
- La penso come te, ma il resto del mondo non è d'accordo
- Non acquisto mai capi griffati e me ne frego delle mode, quindi spendo pochissimo
Tutte scuse: vi assicuro che è possibile sopravvivere senza acquistare mai qualcosa di nuovo. Respirare ossigeno è più importante di un paio di scarpe. E' vero, ci sono ripercussioni sociali, ma spesso sono vantaggiose. Il vestire fuori moda e con abiti usati mi ha aiutato a selezionare le amicizie: chi mi giudica per le scarpe rotte o una macchia sulla felpa si allontana5. Gli amici veri mi vogliono bene per chi sono, non per come vesto. Ho fallito colloqui di lavoro, perso borse di studio e toppato appuntamenti galanti. Ma questi fallimenti mi hanno fatto trovare lavori migliori, insegnato ad arrangiarmi ed evitato relazioni superficiali.
Alimentazione
Per diversi anni ho seguito la dieta mima digiuno, nutrendomi principalmente di frutta e verdura. I vantaggi vanno ben oltre salute, longevità e portafoglio. Fai a meno di cucinare, bruciare gas, lavare posate e consumare plastica. Dopo tre anni di questa dieta ho perso 10 kg, risolto problemi di salute, guadagnato tempo e risanato le finanze. Non serve diventare asceti, basta smettere di venerare il dio del “si mangia tanto e si spende poco”. Siamo falene che si schiantano contro la luce: mangiare troppo fa male alla salute, al portafoglio e all'ambiente. Restare leggeri vi cambierà la vita. Da ragazzo i viaggi lunghi erano un problema. Autogrill? Pizzeria? Trattoria? Adesso esco dall'autostrada, cerco un bosco o un argine, e mangio una mela passeggiando nel verde. Spendo meno, vivo meglio, arrivo in anticipo. Non serve farlo tutto i giorni, ma saperlo fare all’occorrenza torna comodo. Quando mi chiedono come faccio ad andare in vacanza all'estero, per due settimane, spendendo meno di mille euro, rispondo: “Facile: sono alla frutta”.
Trasporti
Abbiamo già parlato del gioco Casa-Lavoro. Personalmente non faccio quasi mai la spesa in auto. Preferisco prendere lo zaino e andare a piedi, quasi ogni giorno. Spese piccole, frequenti e leggere, limitate a ciò che entra nello zaino (al più due borse in mano). Compri cose fresche, fai movimento, risparmi benzina e non scleri per il parcheggio. Non avete tempo? Beh, grazie a questa strategia sono dieci anni che non devo fare sport. Quanto vi costa, in termini di tempo e denaro, andare in palestra o in piscina? Siete sicuri che non sarebbe meglio fare la spesa a piedi o in bici? Avete cronometrato i tempi? Contato le calorie? Io sì, per cui posso affermare con sicurezza scientifica che fare la spesa a piedi mi ha fatto guadagnare tempo, salute e denaro.
Conclusioni
L'anno scorso ho censito tutto ciò che possiedo. Ne è risultato che circa due terzi dei miei averi sono di seconda mano. Uso la macchina un paio d'ore la settimana, pranzo con una mela, non posseggo climatizzatore, vado al ristorante una volta ogni tre mesi. In quasi ogni aspetto della vita quotidiana consumo circa un terzo di ciò che potrei permettermi6. Stimando che una persona produce in media una decina di tonnellate di C02 equivalente all'anno, mentre io ne consumo solo un terzo, in mezzo secolo ho risparmiato al pianeta circa 300 tonnellate di C02.
A questo punto l'obiezione classica è:
- E’ tutto inutile: gli altri consumano così tanto da annullare il tuo sacrificio
Vero. Io spengo il mouse quando vado in bagno, mentre il mio collega esce dall'ufficio lasciando tre computer accesi. Perciò il mio impegno sembra vanificato dal comportamento altrui. Ma per cambiare il mondo quel che conta non è il risultato, bensì l'esempio. Ricordate la storiella della bambina e la stella marina? Il potere del cambiamento della Minority Rule? L’analogia con la reazione nucleare a catena? Ogni volta che racconto come vivo la gente mi guarda con gli occhi umidi, dicendo “la penso come te!”. Poi, quando spiego che indosso la stessa giacca da vent'anni, rammendata qua e là, divento un pezzente. Se faccio la spesa a piedi mentre piove, sono un matto. Se mangio poco anche quando è gratis, sono uno scemo. Se non voglio mai oggetti nuovi, nemmeno in regalo, sono una minaccia per l'economia. E’ strano come la coerenza sia una virtù dal punto di vista teorico e ideologico, ma una maledizione dal punto di vista pratico e sociale.
Se siamo coerenti con i nostri ideali, se non scendiamo mai a patti e seguiamo i nostri valori, senza imporre a nessuno di seguirci, stiamo già cambiato il mondo. Forse ci vorranno secoli, ma il cambiamento è inevitabile. Perciò, se ancora credete che consumare meno sia inutile, che il cambiamento dovrebbe partire dal governo, dal parlamento o qualche altra supercazzola, siate almeno onesti con voi stessi e ammette di ragionare per tornaconto personale. Perché la coerenza personale è la chiave del cambiamento sostenibile.
Alan Turing, Macchine calcolatrici e intelligenza, 1950
Lo faccio solo perché vivo in affitto: se fosse casa mia, potrei fregarmene
A rigore non ho una carta di credito. Forse ne posseggo una (e forse pago pure il canone) ma mi sono sempre rifiuto di ritirarla dalla banca, perché sono i cocciuti a cambiare il mondo
Se vi trovaste chiusi in un magazzino di frigoriferi al polo, senza riscaldamento, il modo migliore di scaldarvi consisterebbe proprio nell'accendere tutti i frigoriferi e lasciare gli sportelli spalancati
Una volta lavato a fondo e igienizzato, un capo d'abbigliamento è pulito anche se resta macchiato. Il colore di una macchia è mera pigmentazione cromatica, non un virus letale